RASSEGNA STAMPA
CORRIERE MERCANTILE - Gli scontri a Manin - Arresti illegali, chieste le pene
Genova, 18 giugno 2009
Gli scontri a Manin
Arresti illegali, chieste le pene
Pene comprese tra i quattro anni ed i quattro anni e otto mesi sono state chieste ieri dal pm Francesco Cardona Albini a carico di quattro poliziotti imputati per un episodio avvenuto nei giorni del G8 genovese, il 20 luglio del 2001 in piazza Manin. I quattro sono accusati, a vario titolo di falso, calunnia, abuso d'ufficio, e arresto illegale nel confronti di due cittadini spagnoli che avevano preso parte a una manifestazione in piazza Manin. L'abuso d'ufficio è stato prescritto. Gli avvocati Emanuele Tambuscio e Laura Tartarini, che assistono i due cittadini spagnoli si erano costituiti parte civile. La pena maggiore e stata chiesta per Antonio Cecere. Identche pene di 4 anni sono state chieste per Luciano Beretti, Simone Volpini e Marco Neri. La sentenza è attesa per il prossimo 8 luglio. I poliziotti, in forza aI VII reparto mobile di Bologna facevano parte di una squadra di pronto impiego che verso le 15 di quel giomo venne inviata in piazza Manin dove erano in atto degli scontri con i Black Bloc. Ci fu un intenso lancio di oggetti e di molotov contro gti agenti. Fra gli arrestati i due spagnoli accusati, secondo la procura ingiustamente, uno di avere lanciato una bottigtia incendiaria e l'altro di essersi scagliato contro gli agenti impugnando una sbarra di ferro. Il pm aveva visionato un filmato in
cui i due spagnoli non avrebbero fatto nulla di tutto ciò. Secondo l'accusa quindi i loro arresti si sarebbero verificati solo dopo che erano «terminate le operazioni di dispersione
dei manifestanti e nella piazza restavano appartenenti pacifici della "rete Lilliput"». Uno dei due, aveva rilevato il magistrato sarebbe stato bloccato mentre raggiungeva i suoi connazionali seduti ai lati delIa piazza. L'altro si sarebbe avvicinato ai poliziotti, sostiene sempre l'accusa, solo per chiedere come mai l'amico e concittadino era stato arrestato ed era stato fermato anch'egli senza un ulteriore motivo. Nel verbale d'arresto era stato scritto invece che uno dei due spagnoli era stato arrestato perché aveva lanciato una molotov mentre l'altro si sarebbe scagliato con una spranga contro i poliziotti. Erano stati ascoltati alcuni testimoni, tra cui Alberto Zoratti, organizzatore delIa rete Lillupt che aveva ricordato di avere chiesto l'autorizzazione alIa questura per una manifestazione pacifica delle associazioni ambientaliste. Aveva spiegato di avere visto arrivare i Black bloc e poi la polizia che aveva caricato i manifestanti delle varie associazioni che non stavano facendo assolutamente nulla di violento. Un'altra testimone, il medico Marina Spaccini che ha già ottenuto in primo grado il riconoscimento di un risarcimento per le botte sublte, aveva ricordato di avere cercato di aiutare un ragazzo francese ferito gravemente alla testa da una manganellata.